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Geochelone Sulcata

CLASSIFICAZIONE

Ordine =TESTUDINES      Sottordine = CRYPTODIRA         SuperFamiglia = TESTUDINOIDEA Famiglia = TESTUDINIDAE           SottoFamiglia = TESTUDININAE       Genere = GEOCHELONE Specie = SULCATA

STATUS GIURIDICO

Inclusa in Appendice II CITES della Convenzione di Washington.

DISTRIBUZIONE

Geochelone sulcata vive nelle steppe aride dell’Africa centrale in una striscia di terra che va dall’Etiopia al Senegal passando per il Sudan, Ciad, Niger, Mali e Mauritiana. Vive in boscaglie di acacia e nelle zone desertiche con escursioni termiche e scarsissima acqua.

ALIMENTAZIONE

Essenzialmente vegetariana si nutre di fiori, foglie, piante grasse, frutti caduti dagli alberi ed erbe essiccate al sole. In cattività è importante fornire un buon apporto di cibo secco come fieno per conigli o erbe essiccate al sole poichè troppa acqua può creare problemi di piramidalizzazione. E’ bene  dare frutta solo sporadicamente (si possono offrire però pale di fico senza problemi). La dieta di questi geocheloni in cattività consiste principalmente in diverse erbe selvatiche (15%), ortaggi vari di serra (cicorie, indivia, songino, rucola, ecc.., 10%), frutta (meno del 5%), fieno o erbe secche in abbondanza (70%). Nei soggetti in accrescimento la richiesta di calcio è particolarmente alta, quindi è bene lasciare sempre un osso di seppia a disposizione o aggiungere di tanto in tanto un integratore nel cibo. In natura il carapace risulta essere più liscio che in cattività, questo, accade perchè in cattività, di solito, si forniscono più alimenti contenenti acqua e non si apporta una buona quantità di cibo secco nell’alimentazione.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

E’ attiva il mattino e la sera; scava delle cavità lunghe anche 3 metri dove si ripara dal caldo intenso del giorno e dal freddo della notte.
Sono animali territoriali che non convivono con altre specie e spesso i maschi non accettano neanche la femmina al di fuori del periodo dell’accoppiamento.

CARATTERISTICHE FISICHE
Geochelone sulcata è la tartaruga più grande del continente africano e una tra le più grandi tartarughe terrestri del mondo. Ha un carapace lungo fino a 80-85 cm e può pesare fino a 100 Kg. In questa specie il maschio è più grande della femmina, questa può pesare fino a 50-70 Kg con un carapace lungo 60-70 cm.
Il carapace è di colore giallo-bruno con i bordi degli scuti di colore più scuro; questi hanno degli anelli di crescita che diventano più marcati con l’età. La pelle di color ocra, è molto spessa.
Il piastrone è di color avorio e posteriormente termina con due protuberanze evidenti. Gli arti hanno robuste scaglie e le zampe posteriori sono provviste di speroni.

DIMORFISMO SESSUALE

Non ci son grosse differenze.  Il maschio presenta un piastrone più convesso a differenza della femmina che invece lo ha piatto; il maschio risulta essere più grande della femmina ma questo è evidente solo nei soggetti maturi (dopo i 30 cm. circa) mentre in soggetti giovani è impossibile stabilirlo. I maschi hanno una coda grossa, lunga e appuntita, mentre nelle femmine è piccola e tozza. Un indizio valido è la forma degli scuti anali dove il maschio ha un angolo più ampio rispetto alla femmina, precisamente nel maschio tali scuti formano una V mentre nella femmina si forma una U.

ACCOPPIAMENTO

Lo sviluppo è raggiunto quando i maschi misurano almeno 30 cm. mentre le femmine all’incirca 40 cm. Il periodo dell’accoppiamento, che in cattività dura tutto l’anno, in natura capita dopo il periodo delle piogge e sono frequenti diversi scontri, durante i quali possono riportare danni importanti (si sconsiglia la convivenza di più maschi nello stesso recinto per questo motivo). I maschi sono aggressivi anche nei confronti delle femmine che vengono indotte alla copulazione tramite colpi di carapace. Una volta prossime alla deposizione le femmine scavano buche profonde all’incirca 15 cm., con un diametro che può arrivare sino a 50 cm. Il numero di uova dipende dalla dimensione della femmina, ma una femmina adulta non ha problemi a deporre anche 20 uova, questo per 5 volte massimo all’anno. Le uova sono generalmente grandi, con un diametro che arriva a 4 cm. circa. L’incubazione delle uova va dagli 80 ai 180 giorni. Quando si prendono le uova, si deve usare molta delicatezza e attenzione per non rischiare di danneggiarle. Le temperature spaziano dai 30°C ai 32°C con il 50% di umidità.

MANTENIMENTO IN CATTIVITA’

Date le dimensioni, Geochelone sulcata necessita di molto spazio e invece di un terrario l’ideale sarebbe dedicargli un’intera stanza o una serra riscaldata. Sono animali che provengono da climi tropicali e quindi richiedono un ambiente caldo tutto l’anno: non sono tartarughe che vanno in letargo.
La temperatura deve essere costante ed aggirarsi sui 30 gradi nella zona più calda e 22 nella zona più fredda. Provenendo da ambienti aridi non tollera le basse temperature e l’umidità: queste condizioni possono provocare malattie delle vie respiratorie.
Deve essere a disposizione una fonte di UVB necessaria per la trasformazione della vitamina D2 in vitamina D3 e quindi per il metabolismo del calcio.
Si dovrebbero mettere all’aperto il più spesso possibile durante le giornate più calde e soleggiate in quanto le esposizioni alla luce solare sono molto salutari. Il recinto preparato deve avere una struttura parecchio solida perché sono animali con una notevole forza.
All’esterno è necessario lasciare a disposizione un contenitore per l’acqua sufficientemente largo da permettere alla tartaruga di bere ed immergersi.
Nel terrario la bacinella con l’acqua può essere inserita 2-3 volte alla settimana per evitare che il tasso di umidità sia troppo elevato.

CURIOSITA’

E’ una specie molto resistente. E’ minacciata perché in natura viene catturata a scopi alimentari da alcune popolazioni locali e perché le zone in cui vive sono molto siccitose.
Per altre popolazioni invece, Geochelone sulcata è considerata un mediatore tra gli uomini e gli dei. In Senegal infine queste tartarughe sono simbolo di virtù, felicità, fertilità e longevità.
Perciò i senegalesi rispettano questi animali e partecipano alla conservazione, riproduzione e ripopolazione di questa specie.